La fabbrica delle idee

Tuesday, 19 June 07
Tutti coloro che sviluppano software per farne prodotti si trovano ad affrontare un processo continuo di scelta di cosa e' bene implementare per avere successo. E' un processo complesso perche' le idee in molti casi hanno bisogno di una evoluzione. La fabbrica delle idee

Ad esempio photoshop era inizialmente un visualizzatore di immagini per Mac, scritto come strumento di supporto per fare una tesi di dottorato.

Photoshop non e' affatto un caso isolato, la stessa strada e' stata seguita da molti altri software nati per passione o come piccole utility che nel tempo si sono sviluppate fino a diventare programmi commerciali di grandissimo successo.

In questo articolo cerchero' di organizzare le mie idee sull'argomento: ho pensato molto spesso a questi processi nell'ultimo anno, e' arrivato il momento di fare il punto sulla situazione, e cerchero' di esporre il mio punto di vista in maniera fruibile dal lettore.

L'ipotesi di Paul Graham

Paul Graham sostiene che se le idee per una startup avessero davvero valore, ne sarebbe nato un mercato, e siccome tale mercato non esiste, evidentemente in una startup il punto fondamentale non e' nell'idea, ma nella gente che la compone. Insomma se hai il giusto gruppo di persone e cominici a fare qualcosa, anche se all'inizio vi buttate sull'idea sbagliata con un po' di accortezza finirete per aggiustare il tiro e fare qualcosa di utile.

Non il cosa, ma il come

Anche se i due punti di vista non sono identici l'ipotesi di Graham potrebbe essere messa in stretta relazione con la differenza che c'e' tra il cosa e il come.
Avere il giusto gruppo di persone evidentemente da un vantaggio concreto non solo nella capacita' di correggere il tiro quando diventa chiaro che l'idea di partenza era errata, ma specialmente nella qualita' della trasformazione dell'idea in software utilizzabile.
Possiamo ipotizzare che quasi tutte le idee non totalmente assurde vanno bene, e se vengono realizzate nella giusta maniera, possono potenzialmente funzionare. Se questo fosse vero il problema non e' tanto trovare l'idea vincente, ma evitare le idee perdenti, che non servono a nessuno, che non danno alcun vantaggio all'utente.

Visto cosi' il compito di selezione di una idea puo' sembrare estremamente facile, eppure se seguite con una certa assiduita' i blog in cui vengono recensite le nuove startup web 2.0 vi meraviglierete di quanti progetti che non hanno il minimo senso di esistere vengono sfornati ogni giorno.

Alcune idee sono vincenti?

Ammettiamo dunque che avere un buon team e non prendere una idea assurda sia sufficiente per avere buone possibilita' di attrarre gli utenti. E' una buona notizia, ma non ci dice molto sulla differenze tra le varie idee potenzialmente vincenti, sono tutte uguali? Probabilmente no.

Ad esempio perche' il modello Digg funziona con tale semplicita'? Basta clonarlo e creare una nuova community intorno al nuovo servizio e molto spesso si ha un sito funzionante: la storia si e' ripetuta N volte ormai. A prima vista sembrerebbe che c'e' qualcosa di magico nell'idea di far proporre e votare le notizie agli utenti, forse pero' una idea non e' una cosa cosi' statica, ma un processo contaminante, e cio' potrebbe darci una nuova prospettiva e spiegare perche' il modello Digg ha funzionato piu' volte.

Wikio e Digg

Su rai uno va in onda ormai da anni il gioco dei pacchi. Inizialmente condotto da Paolo Bonolis ha un format molto semplice, e ormai e' molto popolare nelle TV delle famiglie italiane.

Per qualche ragione il programma ha cambiato qualcosa come quattro diversi conduttori: artisti molto diversi in alcuni casi, ma alla fine il programma finiva per funzionare sempre. Allora qualcuno ha detto E' il format! non Bonolis a far funzionare il programma.

Cos'e' il format se non l'idea? Eppure pensate a questo possibile scenario. Se invece di Bonolis alla prima edizione del programma ci fosse stato un conduttore meno capace magari il gioco non sarebbe mai diventato cosi' popolare. Penso che i conduttori che si sono successi a Bonolis avevano la strada spianata dal fatto che ormai le gente conosceva il meccanismo. Il programma era gia' maturo, a quel punto si che un conduttore vale l'altro purche' non sia una scarpa.

Si puo' fare un parallelo tra il gioco dei pacchi e Digg. Questo servizio sembra funzionare facilmente quando viene copiato nelle sue diverse incarnazioni di Reddit, Oknotiize, ed altri ancora, perche' in realta' sia gli sviluppatori che una parte degli utenti iniziali della copia conoscono gia' il Format, le dinamiche, le parti che bisogna assolutamente avere e curare, come ad esempio i commenti, l'idea di una pagina di informazioni della notizia, il meccanismo di voto, e cosi' via.


Con questa ipotesi in mente pensate come Wikio, popolarissimo in Francia, non sia riuscito a diventare altrettanto popolare in Italia. Forse Wikio e' stato sviluppato in una condizione piu' circoscritta: quando e' arrivato in Italia lo conoscevano in pochi. Magari il suo format non ha meno meriti, intrinsecamente, di Digg, ma forse l'idea non era abbastanza conosciuta a pre-digerita (probabilmente ci sono anche altre importanti motivazioni, ma questa potrebbe essere stata tra quelle determinanti).

Le idee devono evolversi

Non c'e' niente di magico nell'idea di Digg o in quella del programma dei pacchi di Rai uno. Sono idee sicuramente nel versante buono, ma non e' per nulla ovvio che avrebbero funzionato in ogni caso. Se ce le avessero raccontate prima di arrivare al successo, nella loro forma grossolana, magari saremmo stati scettici.

Allo stesso modo se mi avessero detto che Twitter, nella sua idea di base di mettere sul web i fatti tuoi ogni 10 minuti sarebbe stato meritevole di tale successo tra il pubblico sarei stato scettico, perche' non avrei pensato alla evoluzione della idea:
Infatti quello che funziona davvero di Twitter e' che e' una sorta di chat multiutente su tempi diluiti e poco invasiva, in cui lo stress non e' nel dialogo, ma nel creare una sensazione di partecipazione, di stanza, di compagnia.
Questi elementi si catturano solo dopo che l'idea subisce una evoluzione, e ci sono degli accorgimenti che possono facilitare tale processo.

Ci si evolve se si parte semplici

Se tutto e' gia' pianificato e predigerito all'inizio, come fanno spesso le grandi societa' di sviluppo, e' difficile riuscire ad evolvere l'idea in relazione all'utilizzo che gli utenti fanno di una applicazione o di un sito. E' tutto disegnato a priori, e probabilmente in maniera errata perche' riuscire a capire alcune cose prima di partire e' quanto meno improbabile.

Anche per questo partire semplici e' una buona idea. Ecco il Digg degli esordi:

Digg agli esordi

Non era semplice solo la grafica, ma specialmente il meccanismo. Se non vado errato in questa fase Digg non possedeva ancora neppure i commenti. La semplicita' iniziale e' importante non solo per partire presto e per dare all'idea la possibilita' di seguire una evoluzione basata sul reale utilizzo del sistema, ma anche per far capire subito all'utente qual'e' il core del servizo.

Nelle prime fasi e' necessario non solo evolvere il servizio ma costruire una community attorno ad esso, ed e' difficile costruirla se per capire e utilizzare il servizio servono di piu' di un paio di banali operazioni.

Passione

Un diverso aspetto del funzionamento delle idee e' legato al fatto di creare cose per gli altri invece che creare cose per se stessi. Sono troppo convinto ormai che la seconda e' l'unica strategia che funziona. Bisogna essere, specialmente nelle fasi iniziali, utenti appassionati dei propri servizi. Perche' questo avvenga e' importante creare servizi di cui noi siamo diretti beneficiari: disegnare per gli altri funziona davvero male. Inoltre se l'idea e' valida per gli stessi sviluppatori ci sono buone possibilita' che sia valida anche per altre persone.

Ritenta, sarai piu' fortunato

Non si puo' pretendere di fare centro la prima volta. Se una idea non ha funzionato potrebbe non essere saggio sprecare tempo nel tentativo di recuperarla. Non significa che tutto deve funzionare magicamente dopo il primo mese, ma si devono vedere i segnali.

Se tali segnali non ci sono, e non si individua un errore fondamentale che puo' essere rimediato, e' meglio mettere da parte quel progetto e iniziarne immediatamente uno nuovo.

Se vi preoccupa l'idea del fallimento, non c'e' alcun motivo per cui quando sviluppate i progetti che ancora non hanno raggiunto la massa critica dovete mettere il vostro nome. Registrare un dominio anonimamente costa ben poco. Avere un ciclo di sviluppo breve e iniziare con idee semplici e' fondamentale anche per questa ragione: permette di reiterare il processo in tempi brevi.

Dall'idea originale alla beta funzionante non dovrebbero passare mai piu' di tre mesi. E nei successivi tre mesi bisogna capire se la cosa puo' funzionare o vale la pena di passare ad altro. Due progetti ogni anno significa avere un alto grado di possibilita' di successo se si ha il giusto team e non si spreca tempo in idee che sono assolutamente assurde al costo di essere innovative.

Da dove prendere le idee?

  • Dalle vostre necessita'.
  • Dall'inversione paradossale di idee che esistono gia': i siti di news sono fatti dalle redazioni e gli utenti leggono? Facciamoli fare agli utenti (Digg).
  • Dall'identificazione dell'oggetto col soggetto: i bookmark sono siti, il posto dove metterli diventa un sito (Delicious).
  • Dalla riproposizione di una idea esistente in un contesto diverso (Flickr, Meebo, Gmail, LLOOGG).
  • Dalla possibilita' di mettere in contatto in un modo diverso da quelli esisteni le persone (Facebook, Twitter, ...)
  • Dalla copia di qualcosa che gia' esiste, aumentandone la qualita' (google, gmail, ...)
  • Dalla copia di qualcosa che gia' esiste, sfruttando la localizzazione (Segnalo, Oknotizie).
  • Dalla filantropia (Geocities, Wikipedia).
E da infinite altre fonti: le idee per fortuna non mancano.
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Posted at 07:54:52 | permalink | 18 comments | print
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Comments

swa writes:
19 Jun 07, 09:00:32
limone!

articolo molto stimolante.
antirez writes:
19 Jun 07, 09:07:07
@swa: grazie, da ora in poi limone non devi scriverlo piu', e' solo per la prima volta :)
TixXio writes:
19 Jun 07, 09:54:47
Bel post... fai venir voglia di aprire una startup :D
antirez writes:
19 Jun 07, 10:02:15
@TixXio: aprila! cosa aspetti :)
Goodidea writes:
19 Jun 07, 11:49:57
Per esperienza personale, in Italia, non sono le idee che mancano, e' la (sotto)cultura imprenditoriale delle persone. Ad alcune proposte ho ricevuto risposte del tipo:
- Certo, occorre velocita' e il C sarebbe il linguaggio ideale, ma non trovi fighissimo implementarlo in PHP?!
- Ah, ah, ah... Ops, ma tu parlavi sul serio?
- Il regolamento del forum non prevede hosting di sorgenti. Lo so che sono pochi kb, ma se non la piantate vi banno tutti.
- Idea forte! Ne parliamo fra due mesi, quando torno dalle mie vacanze in Australia.
- Ma che vuoi fare? Dove vuoi andare? C'e' gia' tutto su SougeForge...

E la discussione divide il pubblico in stipendiati che non vogliono rischiare e neolaureandi che non sanno fare 2+2...
antirez writes:
19 Jun 07, 14:25:53
@Goodidea: purtroppo non posso che darti ragione quando dici che qui da noi manca in maniera totale la mentalita' imprenditoriale. E questo e' probabilmente un motivo per cui il nostro paese va economicamente male molto piu' grande delle ragioni strillate quotidianamente dai media.
lorenzo writes:
20 Jun 07, 06:14:28
Chi ha detto che Wikio non è popolare in Italia?? Fa dei numeri assolutamente ottimi, certo qui non è la Francia, ma pensa che non ci sono accordi commerciali e non è stato speso un centesimo per la promozione...
antirez writes:
20 Jun 07, 06:22:32
@lorenzo: Ciao Lorenzo, e' opinabile, per me dopo tutto il tempo che e' passato dal lancio e visti i numeri il progetto e' stato piu' o meno un fallimento. Poi ognuno puo' avere una interpretazione di cosa sia un progetto che funziona davvero.
lorenzo writes:
20 Jun 07, 06:44:27
@antires: il lancio non è ancora stato fatto,nel senso che non c'è ancora una presenza diretta in italia (con accordi commerciali). In ogni caso 400.000 visitatori unici al mese (previsione per giugno) che accedono direttamente o tramite link pubblicati nel blog ti paiono un fallimento???
lorenzo writes:
20 Jun 07, 06:44:43
scusa mi è scappata una s al posto della z;-)
antirez writes:
20 Jun 07, 06:48:10
@lorenzo: non so, punti di vista, che media avete fatto negli ultimi mesi? Su oknotizie siamo nell'ordine di milioni di visite mensili (parlo di unici) e secondo me ancora c'e' da lavorare come i pazzi...

In questo tipo di siti purtroppo o fai numeri davvero ma davvero grossi o non hai realizzato molto. Questa e' la mia idea.

Se Wikio o Oknotizie diventano concorrenti di Repubblica allora siamo su qualcosa. Altrimenti... bisogna inventarsi altro.

E vedo Wikio davvero lontano da un risultato del genere, anche se sinceramente gli auguro tutta la fortuna di questo modo: io spero che questi mercati crescano perche' ci lavoro con queste cose. Se vince qualcun'altro non mi importa niente, significa che faro' un nuovo concorrente.

Parlo per i fatti che vedo insomma non perche' sono autore di oknotizie.
lorenzo writes:
20 Jun 07, 07:21:57
@antirez: Usando la regola 1:100 che di solito i siti alla digg usano per indicare il numero di utenti attivi sui visitatori 6065 utenti iscritti per milioni di visitatori unici mensili sono un po' pochini.
Questa è una conferma del fatto che gli utenti italiani non amano particolarmente partecipare.
I nostri numeri non sono fantastici, ma ti ripeto che non abbiamo nessun accordo, tutto il traffico ci arriva direttamente o tramite il motore di shopping www.wikio.it/shopping . questo è diverso dall'apparire sulla home del provider che ha diciamo il 50% del mercato broadband. no?


Ti ripeto, non ho nessuna vena polemica, anzi mi piacerebbe approfondire la conoscenza con voi, ma confrontare wikio e oknotizie non è possibile. Basta guardare il vostro url;-)
antirez writes:
20 Jun 07, 07:28:18
@lorenzo: gli utenti del portale Alice, gli utenti classici di Alice, non sono quelli che vedi in home su oknotizie, con indirizzo di iscrizione in buona parte @gmail.com, che postano centinaia di commenti.

Per dire, guarda la home page di Wikio, ci sono forse 2/3 commenti in tutta la home.

Insomma su Oknotizie Alice fa si che i nostri numeri si alzino tanto tramite le visite che arrivano dal portale da parte di utenti per lo piu' non loggati, ma la vera spinta di oknotizie si e' consumata per passa parola.

La community che vedi di diverse centinaia di utenti in piena attivita' ogni giorno e' nata in maniera diversa. Ed era iniziata a nascere molto prima che ci fosse la partnership con Alice.

E' questo che secondo me non e' accaduto e non sta accadendo su Wikio e su cui dovreste fare una riflessione.
teknux writes:
20 Jun 07, 09:55:13
ho passato centinaia di ore con un mio collega (sai com'è, 2 sysadmin di una mega società chiusi per due anni in una sala macchine...) a parlare di argomenti molto simili al tuo, soprattutto per ciò ch riguarda il rapporto persone/idee/approccio_alle_cose.
effettivamente sono sempre stato d'accordo che la differenza la fanno sì le persone, ma solo quelle che sanno applicare *giusto approccio*: non fossilizzarsi sul dettaglio, anzi occorre astrarsi dal particolare ed estrarne un concetto di fondo più generale possibile, in modo da *testare* il modello anche su altre situazioni (un po' come la tua analogia tra il gioco dei pacchi e digg, appunto).
in Italia, come è stato già detto nei commenti, manca di sicuro l'approccio giusto e personalmente non la *ridurrei* solo ad una questione di mancanza di mentalità imprenditoriale o del non essere disposti a rischiare, quanto soprattutto di una cattiva cultura tutta italiana fatta in particolare di grettezza (tanta arroganza, poca sostanza), clientelismo, paura/incapacità nella competizione.
ho avuto modo di lavorare in alcune società Finmeccanica e quello che ho visto assurdo, per esempio *preferiscono* pagare 100 volte di più qualcosa fornito da qualche Spa amica del capo di turno piùttosto che sfruttare il knowhow interno (che non manca in qualità, ma deve stare *nascosto* per evitare ripercussioni sociali e professionali), in fondo sono soldi anche statali :/
La società che mi ha assunto da poco, invece, ha un capo davvero *umano ed imprenditoriale* (pensavo fossero due aggettivi non accostabili, invece...), tanto da investire alcune centinaia di migliaia di euro in un progetto che dopo 3 anni solo ora sta vedendo i primi riscontri economici. ma quando ho chiesto al capo qualche dettaglio mi ha detto: "è un'idea vincente alla quale credo e non mi spaventa aver investito tutti questi soldi", per ora ha dimostrato di avere ragione ;)

scusate la lunghezza, spero sia utile alla discussione.
antirez writes:
20 Jun 07, 10:00:27
@teknux: ottimo contributo! Grazie, mi fa piacere per te che hai la fortuna di lavorare per una azienda che tenta di essere competitiva e che non ha paura di osare.
teknux writes:
20 Jun 07, 10:17:10
eh, ancora stento a crederci io stesso (lavoro qui solo da marzo) e trovo difficoltà a raccontarlo ai miei amici perchè effettivamente ha dell'incredibile. ha la *cultura dell'assunzione* (se è bravo/sveglio -> lo assumo), ammette i propri limiti e responsabilizza (su questa roba non ci capisco niente -> tizio, vai tu, mi fido) e altre chicche nel genere, sembra fanta-lavoro :)
www.circoloculturaleluzi.net writes:
01 Aug 07, 04:00:16
LINUX RISOLVE UN SACCO DI PROBLEMI E NON COSTA NULLA (ovvero chiunque può volontariamente contribuire se é onesto).
Perché in pochi lo usano?
Eppure ha tutti gli strumenti compresi nel pacchetto e potrebbe soppiantare i programmi più costosi dei grandi monopoli dell'informatica.
s.a.santoro@circoloculturaleluzi.net
alpt writes:
07 Sep 07, 05:10:38
"""Paul Graham sostiene che se le idee per una startup avessero davvero valore, ne sarebbe nato un mercato, e siccome tale mercato non esiste"""

ehm... http://www.newideatrade.com/
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