100$ Laptop (OLPC) runs Linux?

Friday, 24 November 06
Forse sono l'unico che in tutta questa vicenda del laptop a 100$ (che mi ha visto entusiasta, ma forse per motivi un po' diversi da quelli ovvi) si e' lasciato scappare che il computer in questione avrebbe eseguito il sistema operativo Linux completo di sistema X Window, cosi' quando ieri ho scaricato l'immagine vmware per far girare sul mio PC il software dell'OLPC ci sono rimasto davvero male.

La mia concezione dell'OLPC era basata su questo flusso di pensieri: un computer poco costoso deve necessariamente avere meno risorse, una CPU piu' lenta, una quantita' di RAM inferiore, uno schermo meno risoluto. Il taglio dei costi si ottiene anche in altri modi ma di certo se vuoi un portatile da 100$ hai di meno di quello che hai con un portatile da 1000$ in termini di prestazioni pure.

Io non amo i computer direttamente, mi danno quasi fastidio, ti fanno stare seduto e sono fatti di plastica, si riscaldano, consumano energia elettrica. Amo invece l'informatica, gli algoritmi, i linguaggi di programmazione e le astrazioni che ci siamo inventati per rendere la programmazione piu' semplice, dunque un computer che ha meno non mi fa paura, mi entusiasma: se hai meno devi inventare piu' cose, lo swap, un algoritmo che utilizza meno RAM, un metodo di comprimere i dati che e' abbastanza veloce con una CPU piccola ma che comunque ha un buon compromesso come qualita' della compressione. E' una sfida.

Non solo, quando hai poco, per quanto i concetti che inventi per vivere in poverta' possano essere complessi, il sistema complessivamente deve essere semplice: difficilmente crei 20 layer uno sopra l'altro per farci sopra una GUI, tanto meno desidereresti un runtime come quello di Java. L'OLPC, a prescindere dai suoi possibili meriti filoantropici (che comunque mi vedono sostanzialmente positivo), poteva diventare l'alter ego del movimento del free software e dell'informatica in generale. Iniziava a formarsi nella mia mente un concetto:

Avremo nel giro di qualche mese tutti dei portatili a 100$ tra le mani. Pesa poco, costa poco, e scommetto che alla fine si ci potranno fare praticamente le stesse cose.

Scoprire che OLPC gira su Linux, osservare la lenta procedura di boot, la scarsa responsivita' della GUI in X Window, la solita complessita' a cui ormai siamo abituati, irrinunciabile nei sistemi grandi ma sicuramente in parte anche dovuta ad una eredita' di 40 anni di storia di Unix i cui strati si poggiano uno sopra l'altro in maniera quasi sedimentaria, ha fatto svanire le mie speranze per un OLPC che poteva anche significare una nicchia dentro la quale scrivere software in maniera un po' diversa.

vota questo articolo su oknotizie
3208 views*
Posted at 12:42:15 | permalink | 5 comments | print
Do you like this article?
Subscribe to the RSS feed of this blog or use the newsletter service in order to receive a notification every time there is something of new to read here.

Note: you'll not see this box again if you are a usual reader.

Comments

Doxaliber writes:
25 Nov 06, 11:59:40
Ho capito il tuo discorso, ed in parte l'ho apprezzato (la complessità inutile che porta anche come conseguenza il fatto che oggi i programmatori badino poco all'ottimizzazione del codice), però non ho capito il resto, pensavi avrebbero installato un sistema operativo diverso? ?
antirez writes:
25 Nov 06, 18:47:21
Ciao Doxaliber: si, pensavo avrebbero scritto qualcosa ad-hoc molto veloce e real-time che sfruttasse al massimo l'hardware e che riducesse al minimo la latenza della GUI visto che i bambini si seccano subito quando premono un tasto e non accade nulla immediatamente :)

Probabilmente c'e' gia' qualche kernel GPL disponibile che aveva caratteristiche molto simili, ho visto qualcosa in giro negli ultimi anni.
Doxaliber writes:
26 Nov 06, 11:19:25
Io invece sapevo che all'interno ci sarebbe stato Linux perché ho seguito a lungo questa storia del OLPC. Ma purtroppo non mi ha mai entusiasmato, in primo perché ritengo che a volte noi occidentali siamo un pò presuntuosi nel credere che i bambini dei cosiddetti paesi del terzo mondo abbiano gli stessi bisogni di quelli dei paesi industrializzati.

Insomma, credo che la necessità primaria di un bambino che abita nelle favelas brasiliane o in un villaggio della Nigeria abbia come prima necessità quella di mangiare, bere e vestirsi ed andare a scuola.
Tutte cose che spesso sono loro negate...e penso che se avessero in mano un pc la prima cosa che farebbero sarebbe venderlo per comprarsi queste necessità "primarie", per loro e per la loro famiglia.

Inoltre credo che alla base di questo progetto ci siano speculazioni di tipo economico e non veri intenti umanitari.
Basti pensare all'arrabbiatura di Microsoft e Intel, escluse dal progetto, che stanno tra l'altro realizzato un PC a basso costo alternativo e con caratteristiche simili.
Insomma, è il solito business.

Ma tornando all'informatica, a quali kernel ti riferisci? Forse qualcuno ottimizzato per dispostivi embedded?

Ciao.
antirez writes:
28 Nov 06, 05:31:43
Doxaliber: dal punto di vista del merito umanitario del progetto, penso come te che in realta' ci sia un certo interesse nascosto a far diventare l'accesso ad internet una cosa assolutamente scontata e di massa nell'occidente per finalita' di tipo economico (non per vendere il PC ma per allargare alcuni mercati). Non so se sia questo il caso, quelli di OLPC dicono che non commercializzerebbero in prodotto in occidente ma io ho alcune grosse perplessita', vedremo.

Tu ovviamente ti riferisci piu' direttamente al guadagno che alcune aziende possono ricavare dal vendere il PC ai paesi in via di sviluppo. Ovviamente li ci sono dei margini, anche se in parte e' giusto che ci siano. l'OLPC costa comunque diverse volte di meno di qualunque altro computer che ha caratteristiche simili e le aziende che lo producono devono essere spinte da una motivazione economica altrimenti il progetto non puo' mai diventare realta'.

E ora arrivo al punto dolente. Un bambino nelle favelas brasiliane ha bisogno di un PC a basso costo tra le mani? E' difficile dirlo, perche' prima di tutto ha bisogno di altro, solo che per come funziona oggi il mondo avere solo i mezzi di sussistenza lo puo' tagliare fuori dal mondo e farlo rimanere povero per la generazione successiva e cosi' via. Se avessi soldi da spendere per questi bambini penserie a dargli da mangiare invece che comprargli un portatile, ma evidentemente il loro governo e' disponibile all'acquisto dei portatili che alla fine, si spera, arriveranno a questi bambini.

La mia risposta insomma e' che dipende. Secondo me ha molto senso in India o in Cina, dove magari molti riescono a mangiare anche se alcuni con molta difficolta', ed e' giusto fare "il salto" culturale che li puo' fare inserire in un sistema piu' grande di quello nel quale sono racchiusi, ed internet aiuta in questo senso perche' ormai non si puo' prescindere dall'accesso alla rete per non essere in qualche modo emarginati.

Il mio post pero' mirava proprio alla questione tecnologica, perche' Linux invece di qualcosa piu' simile ad esempio a QNX? Io devo molto a Linux, lo uso ormai da *10 anni!* senza sosta, grazie a Linux ho imparato un sacco di cose... e sai che ti dico? Scrivo questa storia nel blog invece che nel commento...

Ma insomma anche se e' un ottimo sistema in molti contesti non significa che lo si debba ficcare ovunque perche' a volte non e' la giusta scelta. Che poi posso capire ancora ancora il kernel, ma X Window !
Doxaliber writes:
28 Nov 06, 09:37:49
Si, per quanto riguarda l'impatto sociale io sono d'accordo con te, dipende.
Comunque i paesi a cui è stata proposta la sperimentazione sono: Brasile, Argentina, Nigeria, Lybia e Thailandia, quest'ultima, come avrai letto, ha rinunciato al progetto avanzando, più o meno, le obiezioni ed i dubbi che io stesso ho posto.

Passiamo all'aspetto "tecnico", in questo periodo mi sto spostando spesso verso un'altra città dove presto andrò a vivere (non sei l'unico a traslocare purtroppo :-D).
Non disponendo di un portatile mio mi sono fatto prestare un vecchio laptop di un amico che lo teneva buttato in cantina, un compaq con processore k6-2 a 450mhz.
Ci ho installato Puppy Linux e l'ho utilizzato direttamente da cd-rom...(ho anche scritto un post sull'argomento nel mio blog) ti assicuro che l'ambiente grafico era velocissimo e responsivo, pur funzionando da cd e con poca memoria, l'unica attesa era per l'avvio...ma da cd un pò di pazienza ci vuole!

Sono certo che si trattasse di xorg con un desktop manager minimale, quindi probabilmente nel caso di OLPC il problema è la scelta del software o la sua implementazione.

Le architetture a microkernel come QNX sono interessanti, esiste anche Minix3 (anche se sicuramente non è agli stessi livelli), non so però se l'utilizzo di un microkernel avrebbe apportato un vantaggio in termini di prestazioni.
comments closed